Ferdinando II, Gran Maestro (1830-1859)

Come nella successione di re Carlo il Gran Magistero non fu assegnato al di lui primogenito maschio (secondo il principio del “primogenito farnesiano”)ma al terzogenito figlio Ferdinando, con la morte di re Francesco I subentrò il secondogenito maschio (figlio di secondo letto) che salì al trono come re Ferdinando II Borbone Due Sicilie nel 1830. Re Ferdinando fu autore di un radicale processo di risanamento delle finanze del Regno e di una serie di riforme burocratiche dell’amministrazione, oltre ad importanti innovazioni tecnologiche in ambito statale (ferrovia Napoli-Portici del 1839, officine produttive di Pietrarsa, migliorie alle fabbriche di armi della Mongiana, sviluppo di opere pubbliche nelle varie Province del Regno, illuminazione a gas in Napoli, ponte sul Garigliano nel 1832). Intensifico e migliorò i rapporti commerciali con varie nazioni, gestendo in modo più efficiente il sistema portuale-cantieristico per le “rotte nel mediterraneo”(varata la prima flotta di navigazione a vapore nel Mediterraneo nel 1836) fino a scontrarsi con il Regno Unito nella “questione dello zolfo”e rispettiva fabbricazione della polvere da sparo (1840). Affrontò con sagacia il problema dei moti rivoluzionari liberali per la Costituzione (1848), garantendo una significativa partecipazione delle Due Sicilie alla guerra d’Indipendenza contro l’Austria a dimostrazione di non essere un sovrano totalitario ma aperto alle nuove idee patriottiche e riformiste, seppur nel doveroso rispetto degli atavici valori del “Trono e dell’Altare”. Per l’acuirsi dei violenti disordini politici, sobillatrici del governo parlamentare, re Ferdinando fu costretto ad inasprire il suo regno con una gestione reazionaria-repressiva, tale da alimentare le accuse di “oscurantismo” sulla Corte napoletana da parte del nemico governo inglese, che pubblicò e diffuse in tutta Europa le “lettere del Gladstone”. D’altra parte era anche il periodo della conflittualità commerciale accennata tra Regno Due Sicilie e Regno Unito, con il sovrano napoletano sempre più favorevole ad un programma protezionista, lontano da ingerenze liberali nella sua politica governativa. Fu così protetta l’industria siderurgica(la fabbrica metalmeccanica di Pietrarsa occupava circa 1.050 operai, realizzando la prima locomotiva a vapore nel 1845), cantieristica ed anche l’agricoltura e l’allevamento ebbero sostegno attraverso la creazione di appositi centri studi statali ed un sistema di finanziamento alla piccola proprietà rappresentata dai Monti Frumentari. Per quel che riguarda l’allevamento, fatta eccezione per quello bovino, era ben superiore a quello del resto d’Italia sia in valore assoluto numerico che in rapporto alla popolazione. Circa a metà ‘800 riformò ed ampliò l’esercito, dando grande impulso all’Armata di Mare, così come fu istituito l’Osservatorio Vesuviano per lo studio dei fenomeni vulcanici e metereologici (1845)

Nell’ambito di questo regno, per il buon servizio svolto dal Ministro degli Esteri, il principe Fulco Ruffo di Scilla, Re Ferdinando fu riconoscente verso questa famiglia, che a quei tempi fu anche imparentata con i d’Alessandro di Pescolanciano (il duca Nicola M.II sposò il 15 febbraio 1810 M.Aurora Ruffo di Calabria dei principi Scilla, figlia di Fulco A.). Pertanto, vi fu Real Decreto del 27 agosto 1842 (N.7744 del Secondo Semestre della Collezione delle Leggi e Decreti Reali, anno 1842) con cui il sovrano di Napoli ordinò la commutazione della “prelatura sopra immobili siti nella provincia di Napoli” dell’allora Cardinale D.Luigi Ruffo Scilla, Arcivescovo di Napoli, in “commenda” del Real Ordine Costantiniano con natura di “patronato familiare”. Ciò quindi garantì delle rendite a taluni eredi discendenti dei Ruffo Scilla e rispettivi familiari collegati, tra cui Il “Duchino di Pescolangiano”, figlio del citato duca Nicola M. Fu così che i d’Alessandro si trovarono per una seconda volta (D.Pietro d’Alessandro risultò già cavaliere nel 1802/1803 )collegati all’Ordine Costantiniano in questa prima metà dell’800. Tra l’altro, l’anno prima (1858) della morte di Re Ferdinando II, il duca Giovanni M.d’Alessandro di Pescolanciano fu accolto a Corte come Gentiluomo di Camera con esercizio. Re Ferdinando si sposò due volte e gli successe l’unicogenito Francesco II, concepito con la cugina Maria Cristina di Savoia.

DOCUMENTI

1 Foto metà ottocento di Re Ferdinando II Borbone da album di Corte di Casa d’Alessandro Pescolanciano

2 Bandi governativi

3 Almanacchi di Corte (1832-1855)

4 Copertine con insegne borboniche, prima metà ‘800 e ritratto reali

5 Orologio con re Ferdinando II a cavallo, metà ‘800 e statua bronzea di re Ferdinando in divisa da Dragoni

6 Istruzioni, Ordinaze, documentazione militare sotto Re Ferdinando II (1830-1859)

7 Lame napoletane forgiate a metà ‘800 nel Regno delle Due Sicilie

8 Monete del Regno di Ferdinando II Borbone Due Sicilie (1830-1859)

9 Bandiere della Real Marina napoletana con il colori dell’Italia federale (1840-48)

10 Guardiamarina in gran tenuta, 1834 e la copertina dello Zezon, Armata di mare 1854

11 Real Decreto di concessione premi ai bastimento 1835 e documentazione di Marina di Luigi di Borbone(1840-53)

12 Reggimento Real Marina

13 Medaglie civili-militari regnanza Ferdinando II

14 Incisione Ordini Cavallereschi Regno Due Sicilie 1845 e tavola onoreficenze Ordine S.Gennaro

15 De Giorgio: “Delle Cerimonie Pubbliche delle Onoreficenze della Nobiltà e dei Titoli Ordini Cavall”,1854

16 Tavola ottocentesca del Cibrario sulle onoreficenze Costantiniane

17 Tavole uniformi Esercito Due Sicilie, di Antonio Zezon ed altri (metà ‘800)

18 Uniforme di D.Fulco A. d’Alessandro di Pescolanciano del Real Collegio di Napoli (1834-1837) e modelli ottocenteschi “Nunziatella” su tavole

19 Poste e filateria delle Due Sicilie 1855-1859

20 Incisioni ritratti di re Ferdinando II e con fratello Luigi

21 Orazione funebre, Santini per la morte della Regina Maria Cristina di Savoia 1836,prima moglie di Re Ferdinando

22 Documenti elogio, amministrat. della Provincia di Molise (1832 Note poetiche 1837 consegna Guardia Urbana 1846 Ordini Guardie Onore, Elogio Duca Cajanello)

23 Documenti vari regno di Re Ferdinando (1845 festeggiam.Regina M.Isabella, 1845 Lasciapassare Prov Capitanata, 1848 Bando Fedeltà Catanesi, 1848 Consiglio Guerra, 1853 Poesie onomastico Re Ferdin. 1859 Rendiconto rendita Regina M.Isabella)

24 Documenti, Inviti Casa d’Alessandro di Pescolanciano (1851 Invito esequie princ.Giuseppe, 1857 Invito esequie princ M.Amalia, 1858 Passaporto per Parigi, 1859 Invito Baciamano al Re,1859 Invito esequie Re Ferdinando II)

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